“IN MEMORIA” DI NINO NOTO SARDEGNA
Dopo la recente scomparsa di Gerlando Miccichè, oggi ci ha lasciato per sempre un altro protagonista di primo piano nella storia del nostro Club: Nino Noto Sardegna.
E tutti noi per l’ennesima volta abbiamo la sensazione di avere perso, nel nostro percorso terreno, qualcosa che già ci manca; non già fisicamente, ma come tessera di un mosaico storico che custodiamo nel nostro cuore: il nostro Roggero di Lauria, che Nino Noto Sardegna tanto amò e servì.
Principe del Foro non solo palermitano, dotato di innata sagacia di cui fece tesoro nelle numerose funzioni direttive a tutto campo che ricoprì grazie alla sua abile e non comune professionalità, elegante consigliere “erga omnes” grazie ad una innata saggezza e ad una diplomazia di verace trasparenza che conobbe solo successi e diffusi quanto unanimi riconoscimenti, Nino Noto Sardegna fu non solo stimato, ma anche amato Consigliere, Vice Presidente ed infine Presidente del nostro Club, potendo così vantare una lunga permanenza in Direttivo, ricoprendo anche l’incarico di Tesoriere durante la presidenza del compianto Totino Matracia, con cui intercorreva una reciproca non comune ammirazione unita ad una incondizionata fiducia ed al costante rispetto dei ruoli e dello stile del Sodalizio.
Dopo la quasi contemporanea dipartita di Totino Matracia e di Mimmo Modica, anche lui indimenticabile ed indimenticato Dirigente del Roggero di Lauria, Nino Noto Sardegna, che era rimasto Vicepresidente in carica per poi essere eletto Presidente, confermò immediatamente nel migliore dei modi la sua indiscussa perizia nel timonare il nostro Club nel non facile biennio di transizione che seguì la morte di Matracia, fino all’avvento alla presidenza di Gabriele Guccione. In quei due anni, dal 1999 al 2001, potè palesare il suo – poi ampiamente condiviso – modo di concepire il Circolo: una vera e propria famiglia, di cui, anche per la veneranda età che già vantava, si sentiva il papà. E ciò laddove per famiglia egli per primo intendeva una comunità che includesse anche i dipendenti (verso i quali nutrì sempre un immenso rispetto ancor oggi oggetto di piacevole ricordo da parte di molti di essi ancora in servizio) e che dovesse essere protetta, insieme alle sue migliori tradizioni.
Possedeva una grande ma nello stesso tempo misurata autorevolezza, sapendo di poter ben riporre la sua fiducia in tutti coloro che ebbero il privilegio di conoscere a fondo il suo carattere deciso, ispirato sempre alla coerenza, alla consapevolezza del suo ruolo preferito e gradito ai più, che richiama la ammirata figura del buon pastore, sempre pronto a difendere chi ne avesse bisogno, sempre nel rispetto della verità e della trasparenza, valori che non a caso hanno illuminato e guidato la sua attività professionale per diversi decenni.
Buon viaggio a lui ed a tutti coloro che, volendogli un gran bene, lo hanno preceduto nel ritorno alla Casa del Padre.
Il Presidente
Giorgio Matracia