IL CLUB CANOTTIERI ROGGERO DI LAURIA E LA PASSIONE PER IL MARE

di Roberto Pelos tratto dal sito www.inchiestasicilia.com

Cosa può esserci di più bello, in una terra di sole e mare come la Sicilia, di una bella gita in barca a vela? Il Club Canottieri Roggero di Lauria, attraverso le numerose iniziative ed eventi, dà spazio a tutti gli appassionati di questo sport e di altre discipline legate al mare, dal 1899, quando era denominato “Club Nautico Palermo”

Intervistato il presidente, Giorgio Matracia

Presidente Matracia, anche se manca ancora più di un mese alla fine dell’anno, può fare un bilancio della stagione velica al Club Lauria per il 2017?
“Il bilancio è certamente positivo, ma non per questo non migliorabile nelle prossime stagioni. Ci siamo insediati all’inizio dello scorso mese di Marzo, trovando in parte già programmata dalla precedente Dirigenza  la stagione agonistica corrente; tuttavia si è stabilita subito un’ottima intesa tra tecnici – allenatori ed i nuovi Consiglieri preposti, Maurizio Floridia nella qualità di Direttore Sportivo, Fabrizio Griffo deputato ai settori Vela e Tavole a Vela e Fabio Briguglia deputato ai settori Canottaggio, Nuoto e Triathlon. Nello scorso mese di Aprile il Club ha ospitato, potendo contare sulle proprie risorse umane e sull’esperienza acquisita negli anni, una manifestazione nazionale di windsurf, che ha confermato, anche presso la Federazione Italiana Vela, le nostre capacità organizzative, al punto che ci è stato assegnato il prossimo Campionato Europeo 2018 della classe Techno 293 Plus, che si svolgerà nelle nostre acque nel prossimo mese di Aprile. La Nuova Dirigenza ha potenziato  i sinergici rapporti di collaborazione con tutte le Federazioni Nazionali alle quali il Club è affiliato, con particolare riferimento alla FIV sia nazionale che regionale.

 


velaEd è proprio nel settore delle Tavole a Vela che abbiamo registrato i migliori successi, sia in campo nazionale  – siamo ai vertici della Ranking List con Antonino Cangemi, Francesco Tomasello, Giorgio Stancampiano, Gabriele Zavatteri, Alessandro Giangrande e Sara Costantino – sia in campo internazionale, specie con Cangemi e Tomasello. Ma anche i nostri piccoli tavolisti promettono bene, come Francesca Salerno e Benedetta Cirino. Tutto merito di Armando Udine e di Roberto Collura, che da tempo ormai seguono il percorso agonistico di questi ragazzi ed ai quali abbiamo voluto confermare la nostra fiducia. Il vero e più importante obiettivo è l’attenzione prioritaria all’attività giovanile e di cura al vivaio emergente: la nostra tradizione, anche olimpica, ci insegna che si parte dalla ricerca e dalla scoperta di giovani talenti. Un esempio eloquente, sia della antica passione per le tavole a vela del Lauria, sia delle prime emozioni olimpiche che abbiamo vissuto è Paco Wirz, pluricampione internazionale negli anni 80 nel Mistral con partecipazione ai Giochi di Los Angeles nel 1984 e di Seoul nel 1988. Nel nuoto, l’aveva preceduto, a Mosca nel 1980, Sabrina Seminatore, altra grande icona dei nostri ricordi olimpionici. Nell’optimist, la classe giovanile per eccellenza nel settore velico, emergono Alfredo Salerno e Lorenzo Torre, ma la squadra tutta è ben promettente. Sempre nella Vela, particolare attenzione è stata dedicata negli ultimi mesi alla classe Olimpica Laser, che tanti bei ricordi  fa riaffiorare, risalenti agli anni 90 soprattutto con il nostro Francesco Bruni (Atlanta 1996 e Sidney 2000 insieme al fratello Gabriele in 49er), oggi velista di fama mondiale di cui andiamo orgogliosi, insieme ad altri professionisti che indossano la nostra maglia, come Francesco, Matteo e Michele Ivaldi (quest’ultimo più volte componente del team di Luna Rossa), Gaetano Figlia di Granara, Filippo La Mantia. La classe Laser oggi, grazie al transito dalle classi giovanili avvenuto per età ed anche per i progressi tecnici acquisiti, sta vivendo e vivrà ancora anche l’emozione della Vela d’Altura, con l’imbarcazione J70 già testata a Crotone nell’ambito dell’attività agonistica giovanile qualche mese fa, con Filippo Cangemi, Giovanni Sanfilippo, Claudio Puglisi, Riccardo Gueci, Luca Agrestini guidati dal nostro Tecnico Marco Bruni. E sempre nell’altura, continue, puntuali e ripetute soddisfazioni negli ultimi anni ci ha dato Alberto Wolleb nel Platu 25.
Un ringraziamento particolare vorrei rivolgere ai genitori dei nostri Atleti più giovani, per i sacrifici – anche economici – connessi al migliore svolgimento dell’attività sportiva.
Per quanto attiene al 2018, Il Direttore Sportivo Floridia ed il Deputato alla Vela ed alle Tavole a Vela Griffo hanno già delineato le linee guida strategiche, innovando nel contempo metodi e mezzi.
E se nella Vela e nelle Tavole a Vela abbiamo avuto le nostre soddisfazioni, anche nel Canottaggio, al primo anno di nuova gestione, non sono mancati i risultati, grazie al neo Dirigente del settore Fabio Briguglia, che coadiuvato dai tecnici Luca Moncada (già campione del mondo da atleta), Dario Cerasola e Marco Costa, è riuscito ad arricchire il palmares del Roggero di Lauria con la conquista del titolo italiano giovanile nel “quattro di coppia”  con gli Atleti Francesco Armetta, Giuseppe Urbano Tortorici, Calogero Galletto e Guglielmo Caprì.
Qualche settimana fa abbiamo avuto l’onore di ricevere una lunga ed appassionata lettera del Presidente del CONI Malagò, il quale ha voluto così pubblicamente apprezzare le nostre tradizioni sportive nautiche ed il ruolo fondamentale nella promozione di tali attività svolto da Club come il nostro.
Strettamente connessa ed interdipendente alla nostra vasta attività agonistica e di allenamento è la Concessione Demaniale Marittima, senza la quale non potremmo dare attuazione al nostro dettato statutario; in ragione di ciò, ci stiamo preparando per la scadenza del 2020, anno in cui contiamo, proprio in forza non solo della quantità, ma anche della qualità dei nostri settori sportivi, di continuare a fare sempre più e meglio – soprattutto nel percorso di avviamento e di formazione dei nostri tesserati – grazie agli spazi assegnatici

Qual è il ricordo più bello al quale è legato?
“Sicuramente tanti sono i ricordi più belli della mia vita sociale e sportiva all’interno del Sodalizio, ma l’emozione più grande l’ho provata quando sono stato eletto, nella consapevolezza che i Consoci che mi hanno chiamato al timone di questo Club hanno nel contempo rispettato sia la tradizione – già mio padre è stato presidente per ben 18 anni – sia la progettualità futura; certamente posso dire che mi impegnerò al massimo per non deluderli, così come del resto ho sempre fatto sin dal 1999, quando per per la prima volta sono stato eletto Consigliere. Un Club si nutre di sempre nuove e più prestigiose vittorie, che confermano la tradizione ed accrescono la fierezza di appartenenza ai colori sociali, confido molto in questo”.

Ci parla dei progetti futuri, sempre in ambito velico?
“Il 2018, come già detto, farà del Roggero di Lauria una vetrina di prim’ordine della Vela Internazionale, con il Campionato Europeo di Tavole a Vela – Classe Techno 293 Plus, quella giovanile – del prossimo mese di Aprile. Ma, oltre alla normale attività agonistica già definita che svolgeranno i nostri atleti  in parecchi di campi di gara nazionali ed internazionali, c’è una manifestazione alla quale il Lauria è legato indissolubilmente da ben 55 anni: la “Settimana Velica”, ideata e creata dai padri storici del Circolo. Un tempo ambita competizione da varie generazioni e categorie di velisti provenienti da diverse parti d’Italia ed anche dall’Estero, purtroppo negli ultimi anni aveva perso l’antico prestigio che invece vogliamo ridarle nelle prossime stagioni, nelle quali riacquisterà anche il carattere di internazionalità, con il riconoscimento, peraltro già avvenuto, da parte degli Organi FIV nazionali e regionali. In tal senso ci siamo già dati da fare quest’anno, invitando a prendervi parte, con successo, il campione italiano optimist in carica Marco Gradoni, con cui i nostri atleti hanno così potuto confrontarsi in casa propria”.

Geraldina Piazza e Alessandro D'Amico
Geraldina Piazza e Alessandro D’Amico

In Sicilia sicuramente non manca il mare, accanto a quello c’è un numero di Circoli, come il Vostro, sufficiente per chi voglia praticare questo sport?
“Come già detto, l’attività di avviamento agli sports marinari è la nostra fede primaria, che tuttavia ci sentiamo di poter condividere con altri Club che altrettanto attivamente vivono ed operano nel nostro privilegiato territorio. Per quanto ci riguarda, abbiamo da sempre dato la possibilità anche a non associati, specie nei nostri corsi estivi sempre molto frequentati, di avvicinarsi al mondo sportivo acquatico, con le nostre scuole di vela, tavole a vela, nuoto, canottaggio e triathlon”.

Tra i tanti appassionati di vela, al “Club Clauria”, trova spazio una collega giornalista, Geraldina Piazza.

Com’è iniziata la sua passione per la vela?
“Ho iniziato frequentando un circolo nautico sportivo che offriva ai figli dei soci, in estate, dei corsi di vela, nuoto e canoa. La vela mi ha incuriosito subito e la stessa estate del primo corso ho potuto fare dell’agonismo. In questo devo molto a Mario Catalano, velista d’eccezione, ormai mancato da qualche anno. Ho vinto molto e questo mi ha gratificato ancor di più, tanto che a sedici anni sono diventata allievo istruttore dando una mano al circolo e guadagnando i primi soldini con cui mi pagavo le trasferte. Ho scalato i vertici dell’insegnamento a poco a poco arrivando a essere Tecnico Formatore per la Federazione Vela e ho fatto parte di parecchi team di allenatori delle nazionali giovanili. Sono anche un giudice arbitro nazionale e questo mi ha permesso di restare nell’ambiente anche da “vecchietta”.

Qual è il ricordo più bello al quale è legata?
“Tutte le regate alle quali ho partecipato mi hanno lasciato ricordi bellissimi di luoghi, persone e grande agonismo, oltre ad amicizie che ancora sono nel mio cuore, ma molto mi hanno dato anche i bambini e i ragazzi che allenavo: dallo stupore per l’incontro con i delfini al salvataggio di un airone cinerino, anche se non potrò mai scordare una bimba che abbracciandomi mi disse “Ti voglio bene come dove non si tocca”.

Carlo Sbacchi è il giovanissimo figlio della nostra collega, anche lui pratica la vela.

Carlo Sbacchi premiato da Carmelo Genovese
Carlo Sbacchi premiato da Carmelo Genovese

Ciao Carlo, ci parli delle recenti esperienze che hai fatto praticando questo sport senza dubbio emozionante?
“Grazie a questo magnifico sport ho potuto viaggiare in giro per l’Italia con i miei amici e conoscere altre fantastiche persone, nuovi amici e nuovi rivali. Sono stato ultimamente al campionato italiano giovanile a Crotone, dove ho provato immensa felicità, facendo degli ottimi piazzamenti nei primi giorni, e condividendo gioia e soddisfazione con altri miei compagni, con i quali purtroppo ho condiviso anche la tristezza, la delusione e la rabbia dovuta a delle regate andate poi storte. Ma so già che questa esperienza, così come quella analoga e più recente di Marina di Ragusa, a inizio Novembre, mi serviranno come formazione sportiva e psicologica per migliorarmi sempre di più e per raggiungere la prossima volta il vertice della classifica al quale io, così come chiunque abbia mai praticato uno sport, sogna di arrivare. L’importante è partecipare, ma vincere lo è di più”.

Cosa consiglieresti ad un ragazzo della tua età che intenda praticare la vela?
“Per prima cosa bisogna mettersi in testa che andare in barca non è da tutti, bisogna essere pronti a restare tanto a mare con qualunque condizione meteo, a faticare, e ad accettare le sconfitte. La vela dà anche tante emozioni e tante gioie, ed è una di quelle poche cose in grado di liberare la mente da qualunque cosa, perché oltre ad essere uno sport meraviglioso permette di svagarsi e di allontanarsi da tutti i problemi della vita. La vela è anche un mezzo per fare nuove amicizie e per affiatare lo spirito di squadra con i propri compagni, con i quali stabilire un legame solido e duraturo nel tempo”.

 

Articolo tratto dal sito www.inchiestasicilia.com

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