Riqualificazione del molo del Lauria a Mondello: a che punto siamo? Che fine hanno fatto i “papà” del Progetto?
E’ passato un anno da quando è stata data la notizia che il molo "Lauria" di Mondello sarebbe stato interessato da un intervento di manutenzione straordinaria che vedeva insieme la Provincia Regionale di Palermo e la Regione Sicilia per il consolidamento e la riqualificazione ambientale della costruzione marittima.
Il 25 gennaio la consegna dei lavori all’Impresa aggiudicataria “Sicilsaldo” alla presenza di tante Autorità: il Presidente della Provincia Giovanni Avanti, l’assessore pòrovinciale all’Ambiente Vito Di Marco, con i tecnici dell’Amministrazione di Palazzo Comitini, il Direttore dell’assessorato regionale alle Infrastrutture e Mobilità Vincenzo Falgares, il Comandante della Capitaneria di Porto Francesco Carpinteri, i Consiglieri provinciali Giuseppe Fiore e Antonio Rini, etc.
Le opere sarebbero dovute essere avviate grazie alla sinergia fra i due Enti: la Provincia che si è occupata della progettazione e quindi della Direzione dei Lavori e la Regione Sicilia che, avendo finanziato l’intervento, con una perizia di un importo complessivo di oltre 862 mila euro, avrebbe esercitato i dovuti controlli.
I lavori sotto la direzione dell’ingegnere Francesco Speciale della Provincia, con l’architetto della Regione Sicilia, Giovanni Lo Cascio Responsabile unico del procedimento, avrebbero dovuto concludersi, come da contratto, entro un anno (cioè in questi giorni).
Il Presidente Giovanni Avanti aveva provveduto a sollecitare l’impresa a terminare prima dell’inizio della stagione estiva, in considerazione del punto strategico di interesse cittadino anche per il turismo e lo sport.
“E’ una struttura molto importante anche sotto l’aspetto turistico – aveva sottolineato Giovanni Avanti – che viene utilizzata come porticciolo e consente l’attracco temporaneo di natanti di piccole dimensioni. Sarebbe opportuno accelerare i tempi per terminare prima possibile i lavori e consentire la fruizione del molo. Siamo comunque fiduciosi in quanto la ditta si è impegnata a completare le opere entro giugno”.
L’intervento di consolidamento della costruzione marittima prevedeva un metodo innovativo, jet grouting, con iniezioni ad alta pressione di calcestruzzo da parte di un personale altamente specializzato.
Cosa è successo dopo? A che punto siamo? Chi sta esercitando i controlli? Dove sono tutti coloro che si erano attribuiti festosi la paternità del progetto?